La nostra storia ha inizio a Bologna nei primi del ‘900, con un giovane studente di arti grafiche e la sua prima macchina da stampa. Nessuno sapeva come fosse riuscito a portarla fino al quarto piano, ma tutti sapevano che in camera sua Amedeo aveva creato una tipografia in miniatura. 

I genitori lo imploravano di smetterla con quegli inchiostri dall’odore acre, ma il rumore dei pistoni continuò ad assillarli giorno e notte. I suoi insegnanti non smettevano di rimproverarlo per i continui ritardi e le obiezioni alle loro spiegazioni. Erano ormai scettici sul fatto che un giovane così irrequieto e stravagante potesse eccellere in futuro.

Ma Amedeo aveva un sogno, e fra carte, inchiostri e indumenti sporchi di colore, lavorava e sperimentava, giorno dopo giorno. Era convinto che ci fosse sempre spazio per migliorarsi e mai abbastanza tempo per perfezionare le sue tecniche.

Nel 1933 apre la sua tipografia, a cui si rivolgono enti pubblici e in seguito importanti privati come la Distilleria Fabbri.